Cos'è l'ambra?
Etimologia o traduzione del termine ambra?
La etimologia del termine ambra in se stessa è incerta, ma non lo è la sua traduzione.
In questa spiegazione useremo uno dei sinonimi del termine Ambra: Succino.
Ma lo faremo per riferirci al termine Ambra gialla e non a quello di Ambra, perché il sinonimo succino deriverebbe dal latino sūccinum che traduce “Ambra gialla” e non ambra.
Gli arabi usano il termine Karabe per tradurre succino, afferma James Robert in un suo articolo dedicato all’ambra in Dizionario Universale di Medicina. Essi credono che Karabe fossero le lacrime del Pioppo nero, specie di albero appartenente al genere "Populus", della famiglia Salicacee, che produceva una specie di gomma. Quando queste lacrime cadevano nel fiume Po si condensavano formando così l’ambra gialla - succino. Essi chiamavano Haur il Pioppo.
Quest’ultimo termine fu corrotto dai barbari con Haurus quindi Habrus e per alterazione in Hambrus.
Adesso, che questo termine Hambrus per fonetica si avvicina al termine ambra non significa che debba significare quello che noi intendiamo per ambra (succino). Per gli arabi significava infatti pioppo.
Quindi sembrerebbe che il termine Ambra per denotare Succino non sarebbe nè di origine greca e né araba. In quanto il termine succino è per gli arabi Karabe mentre per i greci Elektron.
Ambar era, per come in molti sotengono, il nome con cui si chiamava l’ambra grigia nelle parti del Levante ed è diversa dalla parola Elektron ossia succino (ambra gialla). Questa ambra grigia proveniva dalla balena, che veniva chiamata Ambara dagli abitanti di Fèz (città santa del Marocco), a come ci riferisce il geografo arabo al-Ḥasan ibn Muḥammad al-Wazzān, meglio conosciuto da tutti, Leone Africano
Ambra gialla e ambra grigia: differenze
Pertanto il termine Ambar deriva si, dall’arabo ῾Anbar, ma per indicare l’ambra grigia e non il succino che era invece indicato con Karabe dagli stessi arabi.
Peraltro di questa sostanza Ambar - ambra grigia, non sembra che gli antichi greci e latini ne avessero alcuna idea, altrimenti avremmo trovato il termine corrispondente e una sua traduzione, ma non c’è.
Quindi si è confuso sia come appellativo ma anche nell’uso, l’ambra grigia con l’ambra gialla (succino), durante tutto il medioevo e anche dopo; le quali hanno solamente l’affinità del peso in comune.
Se dovessimo parlare con precisione l’ambra gialla si dovrebbe chiamare Succino e Ambra quella che si chiama ambra grigia.
Per questo motivo dicevo in premessa che la etimologia del termine ambra, per intendere il concetto di ambra che ne abbiamo oggi, in se stessa è incerta.
Il biologo e botanico Johann Friedrich Gmelin descrivendo l’ambra grigia osserva che è sempre quasi mista con ossi di Seppia, cibo quotidiano delle balene. Ecco cosa ne pensano i naturalisti dell’ambra grigia...
Piccola curiosità sul termine Ambra:
Tito Flavio Giuseppe, (37-100 d.c.) scrittore e storico di riferimento, di origine ebraica, fa notare che nella antica versione greca del Pentateuco detta dei Settanta (libro incluso nella Santa Bibbia) Mosè nel descrivere gli abiti del Sommo Sacerdote degli ebrei utilizzasse il termine Lesem per denotare questa pietra.
Ambra messicana: provenienza e periodo geologico
L'ambra messicana o mesoamericana, termine questo, usato dal filosofo tedesco Paul Kirchhoff nella usa pubblicazione Mesoamérica nel 1943, deriva dalla resina di una specie di alberi di leguminose, appartenenti alla famiglia delle Leguminosae, quindi alla sottofamiglia delle Cesalpinoideae e al genere Hymenaea, per essere più precisi, Hymenaea Courbaril. In Chiapas (Messico) questa specie di alberi di leguminose è attualmente presente col nome di Guapinol
L’età dell’ambra messicana risale a un periodo compreso da 26 a 22.5 milioni di anni, più precisamente dal periodo geologico Oligocene superiore al Miocene inferiore. Quindi siamo pienamente concordi con Berggren & Van Couvering 1974 (vedi pag.52).
L’ambra messicana, per la sua assenza di acido succinico, sarebbe una retinite a differenza di quella del baltico che è una succinite.
Processo di polimerizzazione e formazione dell'ambra
Una volta fuoriuscita la resina dal tronco, col passare del tempo si deposita al suolo e ricoperta dal terriccio, va accumulandosi nel substrato del terreno insieme ai tronchi caduti contenente a loro volta resina.
Inizia così il lento processo di fossilizzazione.
1a tappa: 1-2 milioni di anni.
La resina comincia a fossilizzarsi lentamente mentre i terpeni, biomolecole - componenti volatili, incominciano a evaporare e varie molecole si legano tra loro, a causa di diverse reazioni chimiche, formando così i monomeri, molecole semplici in grado di combinarsi con molecole identiche. (Vedi immagine sottostante).
Quindi la resina comincia a indurirsi formando così la copale, prodotto semifossile che a differenza dell’ambra, risulta essere solubile ad alcuni solventi come etanolo o acetone, secondo le analisi fatte nel 1997 da Currie S.J.A. (A study of New Zealand Kauri copal. Journal of Gemmology, Vol. 25, No. 6, 1997, pp.408–416.)
2a tappa: 3-5 milioni di anni.
Essendosi formati i monomeri, inizia la polimerizzazione ossia un complesso processo di formazione di macromolecole (molecole giganti ossia i polimeri) a partire da sostanze a basso peso molecolare, appunto i monomeri.
Il processo di polimerizzazione per completarsi, cioè che la copale possa diventare ambra, è quantificato in 3-4 milioni di anni da George O. Poinar, Jr. Life in Amber, 1992, pp.13-14.
Quindi dopo tale periodo, la reazione chimica della polimerizzazione porta alla formazione dei polimeri e al completamento della fossilizzazione, pertanto, parliamo di ambra ma non prima dei 5 milioni di anni. Infatti non esistono ambre più giovane prima di questa data.